– Puoi esprimere un desiderio1.
– Uno solo? – calcolò Gianni, sebbene ancora stravolto.
– Esaudirò qualunque cosa mi chiederai –, ribadì il genio della lampada.
– Qualunque. Quanto tempo ho per pensarci? – pareva già assorto.
– L’intera tua vita.
Vista l’occasione Gianni voleva semplicemente essere sicuro di domandare il meglio che fosse possibile.
Meditò a lungo, fra gli altri, sui seguenti desideri: dalla felicità eterna, alla gioventù eterna, a essere desiderato dalla donna che amava, a scoparsi tutte le donne che voleva, a conoscere le lingue, a far vincere la propria squadra, alla pace nel mondo, a un mondo tutto per sé, a essere il padrone del mondo, a poter viaggiare ovunque, a volare, a non annoiarsi mai, a incontrare Dio, a diventare Dio, a uccidere Dio con le proprie mani, a conoscere il Senso della Vita, a esaudire desideri infiniti, a non avere più desideri, a cancellare il virus del raffreddore, a ammazzare quella zanzara, a un barattolo di Nutella senza fondo, a convincere tutti delle proprie idee, a distinguere i buoni dai cattivi, a distinguere i sinceri dai bugiardi, a vivere nel futuro di mille anni, a vivere nel futuro di un milione di anni, a visitare altri pianeti, a vedere altri universi, a vedere come i gatti, a resuscitare la sua gatta, a essere un gatto, a resuscitare sua nonna, a uccidere impunemente quel politico, a uccidere impunemente quella donna, a rivivere un momento della sua infanzia, a guarire per sempre dal mal di denti, a rimanere l’unico uomo al mondo, a rivedere un vecchio film, a diventare un poeta famoso, o uno scienziato famoso, a vivere per sempre, a non essere mai nato, alla morte, a affogare i vicini di casa, alla fine del mondo, al collasso dell’universo, a avere orgasmi lunghi sei settimane, a avere orgasmi lunghi sei mesi, a ricominciare da capo, a gridare, a scoppiare, a cacare stronzi con la faccia di quel genio di merda, fottuto lo stracazzo di giorno che se l’era raccattato, vaffanculo le lampade, Alì Babà, i ladroni e i cammelli che se li inculano a sangue con la sabbia incandescente.
Giunto ignaro e indenne a veneranda età Gianni si ammalò gravemente ed in punto di morte formulò infine la sua richiesta.
– Desidero sapere – pronunciò a stento – qual è la cosa migliore che posso chiederti.
Il genio ci pensò un istante poi disse: – Questa. – e se ne andò, vagamente imbarazzato.
Gianni trattenne ancora un po’ la follia, poi morì sorridente.
Nella foto: i sogni son desideri,
i funghi son deleteri.
- Tratto da: P.INCERTO, C’era una volta che un giorno crollò, ASSUMMA, 2002, p.4 [↩]
Profeta Zen, mio genio della lampada, dove posso trovare la lampada paravento ORGEL che costa € 39,95 al pezzo? All’Ikea? (sono già due domande, acc…)
Pare che ORGEL stia per Ogni Rispettabile Genio Esige Lei. L’acrostico originale si trova inciso su una antica pietra runica svedese, naturalmente nella lingua di Odino. Comunque io nella mia confezione non ho trovato neanche le viti per fissarcelo, il genio.