C’era una volta il lettore di questa parabola. Era il lettore più veloce del mondo: non appena l’autore di questa parabola terminava di digitare una parola lui l’aveva già letta.
Ad un certo punto il lettore era diventato così bravo che riusciva a leggere vocaboli, frasi e interi capoversi di questa parabola prima ancora che l’autore si fosse deciso a scriverli.
Infine il lettore, che aveva fretta perché doveva pranzare, concluse lui questa parabola ricopiandone velocemente il finale su un tovagliolo di carta.
Avvedutosi della cosa l’autore si indispettì e lasciò incompiu
Nella foto: l’iperlibro “Pitagora s’è perso“,
che presto restituirò alla Biblioteca di Babele1.
- Lo dice da quattordici anni (N.d.Esegeta). [↩]
se leggi troppo in fretta, non riuscirari a legger tutto.
C’era una volta lo scrittore di questa parabola. Era lo scrittore più veloce del mondo: non appena il lettore di questa parabola terminava di leggergli una parola lui l’aveva già scritta.
Ad un certo punto lo scrittore era diventato così bravo che riusciva a scrivere vocaboli, frasi e interi capoversi di questa parabola prima ancora che il lettore si fosse deciso a leggerglieli.
Infine il lettore, che aveva fretta perché doveva pranzare, concluse lui questa parabola ricopiandone velocemente il finale su un tovagliolo di carta.
Avvedutosi della cosa lo scrittore si indispettì e lasciò incompiu
Ah-ha!
Incompiu??? non sono io il lettore dannazione!!!!!!!
Fail tu sei quel ”to” da compiere che se fossi in te ci proverei ma in inglese, prova un po’, dai. Come mai tutti quei punti dopo dannazione, è una sorpresa forse per te non essere quel lettore? Tutto spazio bianco occupato esclamando, sei o sette, contali pure tu profeta, mi pare siano sette, un po’ di distanza la prossima volta, intervalli, una palizzata. Fail hai paura dello spazio bianco e lo occupi così! non sarai mica uno scrittore! Un lettore no ma uno scrittore, perché no. Tre interrogativi e sette esclamativi, ti nascondi, Fail Norbert Peter, FNP, covi sotto la cenere. Come mai mi dici così tanto, boo, forse parla in me la tua delusione, una certa empatia, non sono nemmeno io quel lettore, e siamo in due, la Lectioteca, il riferimento è a uno spazio dove si leggerebbe sì ma solo le parti incompiute che rimarranno tali fra l’altro. Leggere le parti incompiute, che bello, non ci avevo mai pensato, immagina che spazio sarebbe questo e noi due che ne facciamo già parte. Grazie profeta per averci fatto incontrare.
Sei una gran testa.