Ogni giorno cresce la scienza. Lì si scopre una particella, là si aggiusta una formula, laggiù si azzarda una teoria. Certo per ogni risposta conquistata si spalancano nuove domande, così oggi ne sappiamo più di ieri, domani meno di oggi, dopodomani staremo a vedere.
Con quest’andatura balorda pur s’avanza l’umano scibile.
Ma quante cose restano da conoscere?
Com’è noto, fedeli e fedelesse, personalmente sono dell’idea che non si può sapere tutto, perché quanto più ci avviciniamo ai fondamenti dell’esistente tanto più le nostre domande perdono di aderenza con la realtà1.
Però, ecco, nell’ambito di ciò che è alla nostra portata, quanto ci resta ancora da indagare?
Quanto manca alla fine della scienza, o della matematica, o della filosofia? Che percentuale del nostro massimale di conoscenza abbiamo raggiunto fin qui?
Il 20%?
Il 65?
Lo 0,2?
No, così, chiedo.
Nella foto: al posto delle fragole
oggi prendo l’abbacchio, grazie.
- Fare una domanda, per esempio, presuppone la causalità e il tempo. Quando questi requisiti iniziano a saltare si possono ancora fare domande? Bella domanda. [↩]
Secondo me l’8‰.
Visto che ogni domanda genera altre domande il numero di domande totali dovrebbe essere infinito e quindi siamo allo 0% di domande cui si è trovata risposta. Oppure questa domanda non dovrebbe essere posta. O forse devo smettere di leggerti (due giorni sono bastati a farmi delirare come nel caso qui esposto)
la fine della scienza potrebbe coincidere con la spiegazione dell’universo.Qualcuno ( Wittgenstein ?)ha detto che perché la scienza spieghi l’universo mancano 5 Einstein.Prima di tutto é legittima questa domanda?
Probabilmente si,possiamo porcela anche senza essere positivisti dogmatici.La storia della scienza é quella della curiosità e dell’intelligenza dell’uomo,procede per ipotesi verificate o che rimangono tali in attesa di essere confutate(impara dall’errore).Sembra un navigare a vista verso l’ignoto con un atteggiamento anche un poco da apprendista stregone,potrebbe incorrere nell’errore fatale,effetto collaterale imprevisto ed essere la tomba dell’umanità ma potrebbe anche arrivare alla teoria del tutto e spiegare l’universo per cui credo che sia almeno altrettanto dogmatico asserire che é inutile farsi la domanda perché tanto non potremmo mai saperlo
Considerando la percentuale (ipotetica) di materia ed energia oscura, che sembra ammontare al 97% dello scibile, e considerando che del 3% della materia che siamo in grado di esperire non conosciamo ovviamente il 100%, anche nell’ipotesi migliore che possiamo fare lo 0,2% mi sembra fin troppo ottimista