Sant’Agostino definisce l’omosessualità “contro natura” giacché essa è contraria allo scopo ultimo dell’impulso sessuale, che è naturalmente la procreazione.
Anche Carlo Giovanardi1 sicuramente ne conviene.
Ora, l’argomento non farebbe una grinza, se non fosse che l’omosessualità pare sia frequente anche tra gli animali.
E a loro proprio “contro natura” non glielo puoi dire2.
Piuttosto, ci sarebbe un’altra pratica – questa sì esclusivamente umana – che può propriamente definirsi contro natura, dato che rappresenta la più estrema devianza da ogni principio di conservazione della specie, il supremo, arbitrario disprezzo della forza generatrice che sottende il creato.
La castità.
Mamma mia… quella gente è così contro natura che a me, a Sant’Agostino e a Giovanardi ci vengono i conati solo a parlarne.
Nella foto: dopo che un gay si è operato
che fine fa il suo pisello?
già… che fine fa?
Lo usano come formina per i chupa chupa
Carlo Giovanardi è contro natura. (E sono profondamente sorpreso che questo, il più ovvio di tutti i commenti, non sia stato postato prima.)