il Blog del Profeta Incerto

Può contenere tracce.

Usci, Perchi e Princi

scritto da Profeta Incerto

C’erano una volta tre ragazzi1: uno cercava l’uscita, l’altro il perché, e il terzo il principio. Si chiamavano Usci, Perchi e Princi. I tre ragazzi vivevano in cima a un bassifondo, non sospettavano l’esistenza l’uno dell’altro e questo dispiaceva molto a tutti e tre.

Un giorno Perchi incontrò finalmente Usci seduto sul pianerottolo di casa. Ecco il breve dialogo che si svolse tra i due.

Usci – Mi chiamo Usci, sto cercando il modo di uscire.
Perchi – Perché?
Us. – Perché lo spazio mi opprime.
Pe. – Vorrei aiutarti, ma non so come.
Us. – È molto semplice, indicami una soglia che nessuno sappia dove conduca.
Pe. – Sei fortunato, proprio stamani ho scovato dietro un mobile una porticina di cui non mi ero mai accorto. Era chiusa, né sono riuscito a sbirciare dal buco della serratura.
Us. – Vorrei controllare che non sia l’uscita che cerco.
Pe. – E se lo fosse?
Us. – La imboccherei senza nessun indugio.
Pe. – Accomodati pure, questa è la mia casa.

La notte precedente Usci aveva conosciuto Princi, che sospirava affacciato ad una bassa finestra.

Princi – Io sono Princi, e non capisco come le cose possano essere incominciate.
Usci – Per capire le cose occorre guardarle dal di fuori, ecco perché io cerco l’uscita.
Pr. – Ma non è forse l’uscita qualcosa in cui di fatto occorre entrare?
Us. – Che vuoi dire?
Pr. – Che ovunque vai, vai dentro, e più vai più ti insinui. Ecco dunque come le risposte vadano cercate piuttosto all’inizio.
Us. – In che modo?
Pr. – Per esempio domandando a tutti coloro che incontriamo di rivelarci il primo e più lontano ricordo della loro esistenza.
Us. – E tu ne hai raccolti abbastanza?
Pr. – Forse mi manca soltanto il tuo.
Us. – Preparati ad ascoltarlo.

Poche ore prima Princi e Perchi si incrociavano sulle scale di casa.

Perchi – Perché cerchiamo certezze? E se la verità fosse un dubbio?
Princi – La verità si trova, esplicita, al principio delle cose.
Pe. – La risposta a tutti i perché starà non già al principio bensì alla fine.
Pr. – Ma la risposta, l’hai detto tu stesso, potrebbe essere una domanda, e le domande stanno all’inizio.
Pe. – Mmm. Nel dubbio dividiamoci i compiti.
Pr. – Io seguiterò a cercare il principio.
Pe. – E io, se è la fine che devo conoscere, la aspetterò qui, seduto sul pianerottolo di casa. A proposito – sorrise – io mi chiamo Perchi.
Pr. – E io Princi.

I due si diedero la mano da buoni amici ed ognuno proseguì per la sua strada.

Nella foto: ok, il povero Escher è strabusato,
ma si dà che quell’immagine sia esattamente il
racconto di cui
la presente parabola è l’illustrazione.

  1. Parabola tratta da: P.INCERTO, C’era una volta che un giorno crollò, ASSUMMA, 2002, p.41. []
Categorie: Le Parabole

Lettere al Profeta Incerto

scritto da Profeta Incerto

Sigillo del Profeta Incerto

In alcuni articoli ti riveli profondamente cristiano (ad esempio l’argomento anti-ateo inespugnabile) in altri critichi alcuni aspetti della chiesa e della religione (la chiesa ha duemila anni, povero cristo and co) e sembra che tu non creda. Why? Renato Raia


Fedele Renato, percepisco spesso un fraintendimento delle mie posizioni religiose, chissà perché. Adesso, approfittando che sono ubriaco, vorrei fare chiarezza una volta per tutte.

Allora, da una parte su questo blog ci sono post tipo quello del coso anti-ateo che dicevi te, che a prima vista sembrano un attacco violento nei confronti degli atei razionalisti1. D’altra parte c’è un’intera categoria di articoli che ho battezzato appunti eretici dove ne dico un po’ così, diciamo, di tutto di più, no? Ah ah ah.

Credo che trasmettere costantemente questo senso di confusione sia come… non so, una sorta di punizione divina, meritata peraltro. Ma siccome non credo in Dio non credo nemmeno nelle punizioni divine e dunque chi se ne frega. Tanto più che la confusione e l’incertezza non sono mai stati miei problemi, e prego che sia sempre così.

No, un momento. Un ateo non dovrebbe mai dire “prego”, mai, neanche in risposta a un “grazie”, perché poi c’è sempre qualcuno che salta su e dice “sentito? Ha detto prego, allora in fondo in fondo…”.

Succede ai più grandi atei della storia, specie quando sono morti e non si possono difendere: si prende un’espressione equivoca che si sono lasciati sfuggire una volta e ZAC!, quello diventa il perno revisionista di tutta la loro opera, e da che erano mangiapreti eccoli tramutati in figliuol prodighi e paladini di Cristo.

Non sopporto l’idea che questo possa succedere a me e farò di tutto per impedirlo. A prescindere dal fatto che io sia ateo o meno.

Insomma, ci vuole una parola chiara, netta, definitiva.

…Che poi magari è pure giusto che succeda, questa cosa.

Quale cosa?

Ah no, non è giusto, scherzavo, non lo è per niente.

Come cristiano mi piace molto scherzare. Come quando dico che sono cristiano. Che poi, ripensandoci, magari è vero, e allora fa ancora più ridere. Specie se non lo è.

Esegeta, fammi una cortesia, io mi devo sdraiare un attimo…2.

Nella foto: del mio essere ateo
ne risponderò davanti a Dio.

  1. Ed effettivamente è così. []
  2. Non ho capito, cos’è che devo fare? (N.d.Esegeta). []

Dio e gli Alieni

scritto da Profeta Incerto

Esacrocifissione, o crocifissione ad asterisco.

Esistono gli alieni?

La questione è scientifica e anche filosofica, ma noi oggi ci soffermeremo, guarda un po’, sulle sue implicazioni teologiche.

Il Dio Padre Nostro, che sta nei cieli ma non troppo oltre la stratosfera, in una prospettiva cosmica è un dio prettamente locale: Dio ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza (non il venusiano), Gesù si è fatto uomo (non marziano), è morto sacrificandosi per noi (non per i vulcaniani).

Un’eventuale civiltà aliena come si colloca nel disegno della Creazione?

Per dire, in quale sottinteso passaggio della Genesi Dio avrebbe creato gli abitanti di Andromeda? Li ha fatti il quarto giorno con le stelle? O forse il sesto insieme agli animali? Gli extraterrestri hanno un’anima? Vanno in paradiso e all’inferno in base alle solite 10 regole mosaiche?1 Una civiltà extraterrestre implica anche un Gesù, una Bibbia, un patto di Alleanza alieno?

In definitiva, non è che l’uomo di qua l’uomo di là, e poi salta fuori che Dio fa il doppio gioco con gli omini verdi?

Aspe’, rallenta un attimo.

Quanto detto ha senso solo se questi benedetti alieni esistono davvero. Ma l’uomo potrebbe anche essere la sola specie intelligente nell’universo.

Questo spiegherebbe perché Dio investa il suo infinito tempo e le sue infinite energie tutte e soltanto su di noi.

…Sì, come no, certo.

La sola specie intelligente, sicuro.

Io non ho bisogno di aspettare l’area 51 per sapere se gli extraterrestri esistono o no, io guardo il cielo e do per scontato che nell’universo ci siano migliaia o milioni di intelligenze più antiche e più evolute di quella umana2.

Se non possediamo ancora le “prove” questo conferma solo la nostra piccolezza, non la loro inesistenza.

Ma allora come la mettiamo? Come si conciliano Dio e gli alieni?

L’unica spiegazione è che esista una spartizione del potere divino su base territoriale: in pratica Lui si occupa solo della giurisdizione terrestre, c’è poi una rete di suoi colleghi dèi a noi sconosciuti che comandano dalle altre parti3. Farci credere di essere gli unici figli e prediletti è solo un vanitoso artificio che queste divinità, tipicamente permalose e possessive, adottano per farsi adorare in maniera esclusiva.

E noi? Questi dèi extraterrestri ci riguardano in qualche modo?

Assolutamente no, tranne per il fatto che essendo miliardi e con un sacco di nomi improbi, è molto probabile che ogni volta che fate uno sbadiglio o un rutto ne bestemmiate una decina.

Se quando morite trovate gli angeli con le antenne al posto dell’aureola e i diavoli con le spade laser invece dei forconi ora sapete perché.

Nella foto: la croce esacolare a cui
su Xandor IV (il pianeta dei ghiacci) fu
appeso per i tentacoli Sgruff, il Gesù locale.

  1. “Onora la tua ascendenza gamica”, “Non desiderare le spore d’altri”… []
  2. Capirai che sforzo. []
  3. Ricordiamo che il comandamento “Non avrai altro Dio all’infuori di me” sottindende l’esistenza di altre divinità (n.d.Esegeta). []
Categorie: Appunti Eretici

Sottoscrizione per la Mafia

scritto da Profeta Incerto

8 x mille alla Mafia

Una cosa che mi sono sempre chiesto (e con sempre intendo oggi.) è: perché la mafia fa solo cose brutte? Cemento, monnezza, violenza, inquinamento, degrado, squallore. Perché la mafia non costruisce mai cose belle?

Perché è un fottuto parassita, ecco perché.

Ok, essendo però contestualmente anche la realtà economica più importante d’Italia, è evidente che nel medio-lungo periodo converrebbe anche a lei contribuire positivamente alle sorti generali dello stivale: meglio sta l’ospite più prospera il parassita, logico no?

Sì, è esatto, non fa una grinza, ma vai a farglielo capire a Cicciotto u’ Purpettaro.

Il problema della mafia (e dei suoi simbionti politici e imprenditoriali) è proprio la famelica e ottusa mancanza di visione, dovuta fondamentalmente all’ignoranza.

Nei primi anni novanta la mafia fece saltare la torre di via dei Georgofili nel pieno Centro Storico di Firenze, un luogo così ricco di storia e cultura che pure i nazisti si fecero scrupoli a bombardare. La mafia è più pericolosa del nazismo? No, è l’ignoranza che è peggio della guerra.

Per questo sono giunto alla conclusione che l’unica salvezza per l’Italia consista nel far studiare i mafiosi.

I mafiosi non vanno mandati in galera, vanno mandati a scuola.

L’unico isolamento sia dietro la lavagna1.

Voglio una sottoscrizione per pagare le scuole ai mafiosi.

Niente materie da colletti bianchi tipo economia e finanza2, piuttosto belle arti, architettura, letteratura e filosofia.

Voglio un’estetica mafiosa, uno stile architettonico mafioso, voglio un sistema filosofico, delle correnti artistiche, avanguardie mafiose, voglio essere fiero del progresso che la mafia apporta al mio paese e alla civiltà.

Voglio una mafia filantropica, una mafia che faccia da modello agli Stati. Voglio che lo Stato investa nella mafia – finalmente alla luce del sole.

Voglio essere orgogliosamente mafioso come sono orgogliosamente italiano. Voglio che quando uno straniero dice “italiani tutti mafiosi” lo pronunci con invidia e con rispetto, perdio!

Firma anche tu la petizione online affinché lo Stato istituisca e finanzi scuole per l’elevazione spirituale dei mafiosi del cazzo.

Nella foto: 8 x mille alla Mafia:
“Miriamo Al Futuro: Italiani Appoggiateci”
o se preferite:
“Muoviti A Firmare: Incendiamo Automobili”.

  1. La vera svolta nel progresso dell’umanità sarà quando inventeranno il modo di impiantare direttamente nel cervello nozioni fino a un’istruzione post-liceale senza la necessità di studiare vent’anni. Pensate: una breve cura a base di punturine, ipnosi, chipnellipotalamo e via, fine dell’Età dell’Ignoranza. Lo so, risolta l’ignoranza spiccherà l’idiozia. Una cosa per volta. []
  2. Dio ce ne liberi. []
Categorie: Politica

I Miracoli del Profeta Incerto

scritto da Profeta Incerto

Ma fai anche i miracoli? Serena

Certo, nella foto c’è il listino 2013 (clicca o avvicinati per ingrandire).

Miracoli - Listino Prezzi 2013

E adesso alcune testimonianze reali1 di miracoli attribuiti al Profeta Incerto:

“Ricordo con emozione quando, al passaggio del Profeta Incerto, il fiotto d’acqua che scaturiva dal puttino di una fontana si è tramutato miracolosamente in vero piscio!” (Marina da Siena).

“Mio figlio aveva gli spiriti maligni e il Profeta Incerto l’ha liberato col solo segno della croce: Onofrio urlava sempre e sbraitava e non stava neanche mai composto a tavola, insomma c’aveva il demonio, il Profeta allora si ritira in preghiera, e prega e prega ma Onofrio continua a sbraitare. Allora il Profeta prega più forte, ma quello nulla. Più forte ancora, nulla. Più quello prega più quell’altro sbraita.

Alla fine il Profeta – che è santo, sì, ma si rompe anche i coglioni – tira giù dal muro un crocione di 80cm per 1mt e glielo schianta sul fondo schiena. Da allora il bambino è diventato un angelo, non parla più, sta sempre buono e zitto, si agita solo quando deve stare a sedere. Ogni fine settimana ci ritroviamo tutti, amici, parenti e pellegrini per un rosario di ringraziamento dinanzi al segno della croce che il Profeta, a perpetua testimonianza del prodigio, gli ha stampato sul culo.

Sia lode al Profeta Incerto.” (Concetta da Lecce).

Nella foto: come finirà il Mondo? Facile,
guardatevi questo video di 10 secondi, poi

iscrivetevi al canale Youtube del Progettino

nonché alla relativa pagina Facebook
(fine del messaggio subliminale).

  1. Non è vero niente. (N.d.Esegeta). []

Il Gioco dei Perché

scritto da Profeta Incerto
ChatBot Plugin

Paradosso della Ragione Umana: se
non c’è
un perché, ci dev’essere un perché.
(P. Incerto)

Ai bambini piace domandare perché: perché questo, perché quello, perché là, perché qua, perché su, perché giù…

Per sfogare questo dirompente impeto conoscitivo che dopo qualche minuto di tenera accondiscendenza rompe invero rapidamente i coglioni, gli adulti possono ricorrere al cosiddetto “Gioco dei Perché”.

Funziona così: si prendono due bambini particolarmente dotati nel gratinare le gonadi e si mettono uno di faccia all’altro; il primo comincia domandando il perché di una qualsiasi cosa; qualunque risposta ottenga chiederà il perché di quella risposta, poi il perché della risposta al nuovo perché e così via. Quando l’altro non sa più cosa rispondere passa il turno. Il gioco finisce quando i due si accasciano al suolo privi di forze.

C’ho messo qualche anno per capirlo ma il gioco dei perché è uno degli strumenti filosofici più potenti che esistano.

Il suo inesorabile incalzare potenzialmente senza fine1 dimostra in maniera intuitiva e senza ricorso ad argomenti encefalici che… mmm, vediamo un po’… sì, che tutta la conoscenza umana non ha alcun fondamento razionale.

Per non dilungarmi in esempi barbosi ho ideato il piccolo chatbot2 qua sopra, sapientemente modellato a mano nei bit dal prezioso Colapsydo (e aggiornato da Lorenzo P.).

E’ sufficiente inserire nella stringa una vostra certezza di qualunque genere: matematica, scientifica, religiosa, finanziaria, sessuale e il programma, attraverso un sofisticato algoritmo basato sul dialogo con un bambino di tre anni, vi mostrerà in pochi colpi che quella che voi giudicavate una verità assoluta è invece assolutamente priva di visibili fondamenta, il che badate bene non significa che non ce le abbia, ma solo (solo) che non sono alla portata della nostra Ragione.

Qual è il Senso della Vita?… C’è Dio?… Perché esiste qualcosa anziché niente?…

Quali che siano le Risposte a queste domande fondamentali (e a tutte le altre) il Gioco dei Perché dimostra che esisteranno sempre altre domande, ovvero, in altre parole, che non possono esistere Risposte Definitive.

Bum.

E quindi?

(E quindi cosa?)

Ah, sì… E quindi, cari adulti raziocinanti, siete sicuri di non essere voi quelli che giocano, mentre i bambini in realtà fanno alta filosofia?

Mi faranno notare i più cagaca… puntigliosi, che il suddetto chatbot manifesta seri problemi linguistici, ma li manifestano anche i bambini di tre anni, e se è per questo pure quelli di trentatre, quindi per favore smettetela di caga… di puntigliare3.

Nella foto: il Gioco dei Perché
(o Generatore di Incertezza,
che
come nome mi piaceva pure).

  1. Si tratta effettivamente di un tipico regresso all’infinito (n.d.Esegeta). []
  2. Un simulatore di conversazione, ce ne sono a centinaia sul web, alcuni di valore storico come Eliza di Joseph Weizenbaum (n.d.Esegeta). []
  3. Il cazzo. []

AVVERTENZA

Il Profeta Incerto, asceta di fama, si esprime talora con un linguaggio che può risultare offensivo. Che aspetti dunque: corri a leggerlo!

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Questo blog indaga sul Senso della Vita. Ora, siccome è probabile che il Senso della Vita, qualunque esso sia, non è quello di stare lì a perder tempo indagando sul Senso della Vita, di conseguenza questo blog parlerà d’altro: di Dio, filosofia, paradossi, matematica, politica, fisica e fica. Sono queste infatti le più proficue vie della conoscenza che il Profeta Incerto ha individuato nei lunghi anni della sua confusa (ma arcana) riflessione esistenziale.

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